Come l'Irpinia viva il processo tumultuoso di sfascio dello Stato liberale, delle speranze democratiche che si aprono nella crisi del dopoguerra sino al rovesciamento nel fascismo, e come l'Irpinia, nelle sue specificità, sia per molti aspetti paradigmatica del Mezzogiorno sono il filo conduttore dell'indagine che ha dato luogo a questo saggio. I tratti distintivi di tale processo sono costituiti dall'irruzione delle masse sulla scena della storia: la Grande Guerra ha operato una cesura profonda nella storia post-unitaria, generando una crisi profonda dello Stato liberale e la nascita di forze politiche e partiti nuovi, portando il sindacato a milioni di iscritti, stimolando domande sociali e culturali impensabili nell'anteguerra, attraverso movimenti sia corporativi che progressisti, con propaggini tanto eversive che rivoluzionarie.
Anonimo -