"Per me: un po' di tutto, ma anche tanto di niente. Per gli altri: quello che gli riesce bene sempre tutto. In un libro: l'amico da abbracciare che non scopa. In un film: quello che "perchè doveva morire proprio lui?". Una Laurea in Lingue e Letterature Straniere (russo e inglese) nel 2009. Un inverno a Mosca a scrivere de "Il destino dei bambini nei Gulag tra il 1937 e il 1941", mentre i miei amici sono in Erasmus a Barcellona. Il trauma mi conduce alla musica elettronica, spengo il cervello e danneggio il mio udito suonando come DJ in circoli dis- cutibili. Quando arrivo a Londra per un Master in Discografia, l'unico oggetto di arredamento che possiedo è un vinile dei Kraftwerk. Sul comodino ho la foto di Benni Benassi e un peluche col profumo di una ragazza che lascerò."
Anonimo -