L'ULTIMO BALLO

All'età di diciassette anni, la vita di Diana viene stravolta da un incidente stradale; il padre perderà la vita e lei rimarrà gravemente ferita. Dopo quel tragico evento, la sua esistenza avrà un unico fine: vendicarsi di Ludovico Falier, l'avvocato che durante il dibattimento processuale, insieme al figlio Giovanni, riuscirà a ribaltare la sentenza a favore del conducente dell'altra auto, risarcendo così la famiglia della ragazza con una somma inadeguata.

Da allora passano sette anni e il destino sembra favorirla quando a una settimana dalla laurea in Legge, parteciperà a una trilogia di feste in maschera per celebrare il Martedì Grasso del Carnevale a palazzo Falier sul Canal Grande. Allora punterà tutto quello che ha per attrarre l'interesse di Giovanni Falier su di sé e ricattarlo. È sicura che il tormento non tornerà. Sparirà, così come la profonda cicatrice del passato.

Ma Diana non conosce il vissuto di Giovanni e il triste epilogo della madre di lui avvenuto un ventennio prima. Indosserà misteriosamente uno degli ultimi abiti appartenuti alla donna durante l'ultimo ballo in maschera e si ritroverà all'interno della splendida dimora di Giovanni Falier a Dorsoduro, dove scoprirà per la prima volta il dipinto La Ricamatrice di Stoffe di Frans Lambert un pittore del diciottesimo secolo.

Quel quadro sembra essere legato ad una scatola di appunti di Agnese Falier ed un catalogo di stoffe orientali datate 1797 periodo in cui l'ultimo Doge aveva commissionato alla ragazza del ritratto la realizzazione di alcuni abiti.
Diana capirà che a volte non ci si trova per caso in un luogo. Così come si ritroverà al Museo Peggy Guggenheim dove tutto l'inizio avrà una fine, così come la morte di Agnese Falier.
Tra i misteriosi palazzi di Venezia e leggende che diventano realtà la vita va avanti lo stesso, no? Anche senza di lui. Anche senza Giovanni Falier.
A volte bisogna credere nel destino e inseguire la sua magia. Non può essere soltanto un'illusione.

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