Dopo l'ardua battaglia che ha insanguinato le Montagne Grigie, in molti sospirano la pace e la saldezza, eppure qualcosa di ancora più oscuro ha raggiunto Mœrn Lan e pare bramoso di conquiste: un essere con il potere di richiamare le anime dei morti dall'oltretomba e plagiarle al proprio volere. La Regina druatahna Loara tenta di mantenere il proprio popolo all'oscuro del pericolo incombente, affidandosi alla scaltrezza e al coraggio del campione della Corona, Dærmi. Nel frattempo, Fionnualla, ultima discendente della casata del Sole Amaranto e ora nei territorî meridionali di Drello Llion, s'imbatte in un empio Governatore che pare immischiato in affari che potrebbero portare a un disordine ben più grave di quello dell'Era precedente. Ma qualcos'altro si muove da Nord, e la Principessa Gylaa, nel gelo del Regno settentrionale di Nihmras, si trova alle prese con un antico malanno che ha intaccato i pensieri del Re padre e che sembra spronarlo ad azioni sconsiderate.
"Il candido pelame del mastino riluceva arricchito dal vermiglio del sangue delle lacerazioni subite nella lotta, e lembi di carne stracciata dondolavano donde la zampa gli era stata divelta brutalmente. Parte del costato era esposta, e lungo tutta la gola il cane portava una profonda lesione dal sentore del taglio di una lama. Dærmi lo vide trascinare dalla pancia la sua coltre di viscere e si sentì invadere d'una cocente sensazione sinistra. Strinse l'elsa della propria lama, guardò l'animale negli occhi e notò quanta poca vita emanassero. Erano vitrei, offuscati, grigi, immobili. Erano occhi morti."
Anonimo -