Ormai ascoltiamo sempre più spesso il suono degli ultimi giorni cui sarà destinata lumanità. Ma lera dellAntropocene è animata ancora da un riverbero di ostinazione. Se dietro il disastro si nasconde sempre una qualche filosofia, il modo migliore per interpretare la catastrofe dopo averne sentito parlare o dopo averla vissuta in prima persona è indagare i meccanismi crudeli e interrogare le intime responsabilità che lhanno provocata. Tuttaltro che attraverso un percorso intellettualistico, Pinto rimette questi processi in questione seguendo un taglio interpretativo `umanista cioè incapace di omettere luomo come principale attore e responsabile. Progresso, visione, disastro ecologico e narrazioni della menzogna sincontrano in un racconto della catastrofe che accompagna i grandi numeri e che rende ancora più tragica e urgente la riflessione antropocenica. Una riflessione che prova a dileguare le scintille dei molti incendi già in corso.
Anonimo -