Niente, più dell'incontro con la morte, insegna a vivere. Quanta vita c'è in me a un anno dalla scoperta del carcinoma, operazioni, radio, chemio; che orrore sentire il corpo e l'anima demoliti, demoliti peraltro da un nemico invisibile che non è neppure il cancro, ma il tentativo di guarirne. Di tutto l'evento, estremo e dirompente, è forse la cosa più dura da accettare. E ora l'imperativo categorico è vivere, amare. Marianna è una donna che ha conosciuto il dolore della malattia e anche lo sgomento che questa suscita quando assume le sembianze di un cancro. Lo ha affrontato, ci ha dialogato quotidianamente, per poi individuare dentro di sé gli strumenti necessari per ristabilire il suo stato di salute. La scrittura diventa per lei il punto di equilibrio e di introspezione. Nel "quaderno del cancro", in cui è custodita la narrazione quotidiana degli eventi, le parole trasformano il dolore e diventano il sostegno prezioso per le sfide della vita.
Anonimo -