Quando Zach arriva alla Elliott, sa che per lui non è rimasto più nulla.
Non ha una famiglia, non ha amici, non ha speranza.
L'istituto è in un certo senso un sollievo, finalmente non deve più preoccuparsi di fare del male al prossimo, di affezionarsi.
Di amare, di nuovo, qualcuno.
L'unica cosa che deve fare, è non lasciarsi avvicinare dagli altri e sopravvivere.
Sopravvivere a se stesso e al dolore.
Poi, un giorno, un raggio di sole attraversa la sua vita fatta di buio e di morte, facendogli riscoprire la bellezza e la potenza di un abbraccio, di un sorriso, di una mano che cerca solo la tua.
Kyla è una ragazzina silenziosa, spaventata, fragile. Rimasta sola al mondo come lui, non ha mai conosciuto l'amore di una famiglia.
Zach non riesce a tenerla lontana come vorrebbe, a ignorare il modo in cui il suo cuore batte più forte quando lei lo sfiora.
Kyla è la sua speranza, il domani di cui aveva tanta paura.
Kyla è la cura a tutte le sue sofferenze.
Con lei accanto riesce quasi a dimenticare il dolore che ha causato e che si porta addosso; con lei si sente più forte, sente di potersi permettere di provare di nuovo qualcosa, di avere degli amici, Josh, Jane e Rhys, che insieme a Kyla diventano la sua famiglia.
Zach sente finalmente di avere un futuro una volta fuori dall'istituto, con lei e con loro, ma la vita ha in serbo per tutti altri piani.
Zach e Kyla vengono separati in modo improvviso e violento. Si perdono, si rifanno una vita l'uno lontano dall'altra, ma quello che hanno condiviso, quello che li lega, è sempre con loro.
Vivono due vite incomplete e parallele per quasi dieci anni, fino a quando il destino non decide di metterli di nuovo sulla stessa strada.
Zach è un uomo diverso, un uomo che ha vissuto di dolore e solitudine, un uomo che non crede più.
Kyla non ha intenzione di perderlo di nuovo, di rinunciare a lui; vuole salvarlo e per farlo è disposta a pagare qualsiasi prezzo, anche a costo di farlo per entrambi.
Romanzo autoconclusivo, primo della serie vite incomplete.
Anonimo -