Chi sono davvero Sabrina, Milena, e Guglielmo?
Anime perdute o frutti scintillanti?
Roberto Tiraboschi racconta le vite di tre giovani di oggi in una Milano che non è più la terra promessa dei padri, figli del boom economico, ma lo spazio liquido abitato dai loro figli, fra antiche opportunità, nuove minacce e promesse mancate.
Tre giovani adulti alla ricerca disperata di una direzione da dare alla propria vita attraversano una Milano sfolgorante e ubriaca, alla viglia dell'epidemia di Covid19. Milena insegue il sogno assoluto di una carriera come attrice teatrale, mentre lotta con i propri fantasmi. Sabrina disperde le sue energie fra un lavoro e l'altro, cercando di rimarginare una cicatrice segreta nascosta nel suo passato. Guglielmo, narcisista patologico, riesce a realizzare se stesso solo attraverso relazioni malate, in un mondo fatto di apparenza. Non si fermano davanti a nulla: mentono, tradiscono, rimangono incastrati in un triangolo di dipendenze incrociate, rubano l'identità degli altri mentre cercano la propria. Rincorrono, nonostante tutto, un'armonia perduta. Si incontrano per caso o è frutto di una macchinazione? Sabrina cerca una stanza e Milena la ospita. Dopo una reciproca diffidenza nasce un'amicizia, quasi una dipendenza. Sabrina riconosce in Milena il suo modello di vita. L'apparizione di Guglielmo rompe gli equilibri. Milena vede in lui un salvatore e si innamora perdutamente. Secondo Sabrina non è un amore assoluto, l'amica è vittima di un'abile manipolazione. Qual è la verità?
Anonimo -