Lidiota è, forse, il libro che incarna le convinzioni più intime di Dostoevskij. Nellincludere le descrizioni di alcune delle prove personali più intense occorse al suo autore, come lepilessia e la scampata esecuzione a morte, lopera esplora temi morali, spirituali e filosofici estremamente cari allo scrittore russo, enunciando ed esplorando il suo ideale più alto, quello del vero amore cristiano.
Ritratto della pura innocenza, contaminata e derisa dalla realtà brutale dellavidità umana, di ritorno a San Pietroburgo da un sanatorio svizzero, il gentile e spontaneo principe epilettico Myškin l'idiota titolato fa visita a un suo lontano parente, il generale Epanin, in casa del quale si imbatte casualmente in una fotografia della bellissima Nastàsja Filìppovna. La sua vita viene dun tratto sconvolta. Completamente infatuato di lei, Myškin si ritrova ben presto coinvolto in un triangolo amoroso, in una rete di ricatti, tradimenti e, infine, di omicidi.
Ispirato e fortemente impressionato da unimmagine della sofferenza di Cristo, il dipinto Il corpo di Cristo morto nella tomba di Hans Holbein il Giovane (1521), che aveva visto nel 1867 a Basilea, Dostoevskij cerca di ritrarre nel principe Myškin un giovane la cui bontà, semplicità sincera e bonarietà viene scambiata dalla società per mancanza di intelligenza e intuizione. Il giovane incarna la purezza di un'anima veramente bella e Dostoevskij esplora i pericoli che tale purezza e innocenza si trovano ad affrontare in un mondo malizioso e corrotto, nonché le conseguenze scaturienti dal porre un individuo così singolare al centro dei conflitti, dei desideri, delle passioni e dellegoismo della società mondana.
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