Jennifer è una ragazza come tante, di quelle che incontriamo per strada con lo zaino in spalla, o al supermercato a fare la spesa. La sua vita scorre in modo naturale: una casa in montagna, un cagnolino †Fufi †che le tiene compagnia, tanti amici a circondarla e a darle calore.
Tra gli impegni quotidiani che non lasciano tregua, però, forse è la sua innata sensibilità che la porta a pensare che, nella sua amica Rebecca, câ€è qualcosa che non va. Seppur pare avere tutto ciò che la vita possa offrire a una ragazza così giovane †un ragazzo che la ama e che la rispetta, e tanti amici che la accompagnano nel suo percorso di vita †Rebecca nasconde qualcosa.
Il suo viso è troppo spesso triste, e anche se cerca di nasconderlo e mascherare le sue vere emozioni, Jennifer sa che câ€è qualcosa che la turba.
Dopo un evento scatenante che ribalta le carte in tavola, lo scopo di Jennifer sarà quello di ristabilire lâ€equilibrio, non soltanto nella vita di Rebecca, ma anche e soprattutto nella sua.
Rosalia Costa in questo libro fa qualcosa che in pochi hanno avuto il coraggio di fare: ci offre un diverso punto di vista per dare uno sguardo allâ€interno di situazioni di violenza domestica, regalandoci una diversa prospettiva.
Davvero nella persona violenta si nasconde sempre un carnefice?
O câ€è qualcosa in più di cui tenere conto?
Lâ€Autrice ci permette di dare uno sguardo allargato sulle motivazioni che spingono una persona a diventare violenta.
Forse, in fondo, abbiamo a che fare con una seconda vittima.
E la redenzione è sempre possibile.
Anonimo -