1877, Costanza, sulle sponde del Mar Nero: è una notte di guerra e di razzia, ma anche di speranza. Mentre una divisione di cavalleria dello zar semina il terrore in città, nella casa di un venditore di tappeti ebreo viene alla luce una bambina. Si chiama Eleonora, e un'antica profezia prefigura per lei un destino straordinario. Eleonora cresce senza la madre e con un padre amorevole ma spesso assente, che la affida a una matrigna rigida e repressiva. Niente però può impedirle di mostrare il suo talento: a soli sei anni Eleonora ha una memoria prodigiosa e una grande abilità nel far di conto, ma soprattutto vive per i libri. E nei libri, e nelle diverse lingue in cui sono scritti e che lei impara senza alcuna difficoltà, che Eleonora trova il suo destino. Un percorso avventuroso, costellato di entusiasmi ma anche di tragedie, la porterà fino a Istanbul, maestosa capitale di un impero ormai in disfacimento, e quando inizierà a spargersi la voce dei suoi talenti, la ragazzina varcherà la soglia del palazzo del sultano, legando così indissolubilmente il suo destino a quello di un impero.
La nostra recensione
Nel 1886 sul New York Sunday News comparve un trafiletto intitolato 'L'oracolo di Istambul', con una notizia curiosa: il sultano Abdul Hamid si avvaleva dei consigli di una straordinaria veggente, una bambina ebrea di nove anni. Questo articolo ha messo in moto la fantasia di un giovane studioso californiano di cultura araba, che ne ha tratto un romanzo affascinante diventato in breve un best seller internazionale e tradotto in tredici paesi.
Lukas ha immaginato la nascita della bambina a Costanza, sul mar Nero, proprio durante un attacco delle truppe russe, attorniandola da un'atmosfera fiabesca; una levatrice depositaria di un'antica profezia, uno stormo di upupe bianche e viola che seguono la bimba ovunque vada, perfino a Istambul, quando fugge di casa per raggiungere il padre, mercante di tappeti. La fama della sua precocissima intelligenza e dell'eccezionale memoria arriva perfino al sultano, che vuole conoscerla e ne resta tanto ammirato da proporle di stabilirsi a palazzo. Ma la prospettiva di una dorata prigionia spaventa la ragazzina, che preferisce fuggire, facendo perdere le sue tracce.
Documentata e suggestiva la ricostruzione della capitale turca nell'Ottocento, ricca di personaggi e di intrighi, e la figura della protagonista Eleonora tanto accattivante che si spera il romanzo abbia un seguito.
Daniela Pizzagalli
Anonimo -