Supervisione di Gianfranco Contini. Nell¿estate del 1940, un ragazzo di undici anni ascoltò il padre che leggeva e spiegava ai fratelli maggiori l¿Inferno di Dante; le due estati seguenti toccò a Purgatorio e Paradiso. Proprio quel ragazzo, che all¿epoca capiva meglio il concerto che facevano le cicale che non le terzine del poeta, mezzo secolo più tardi avrebbe letto e spiegato Dante ai microfoni della radio e in più di cinquecento letture pubbliche. Vittorio Sermonti ha consentito a ¿qualunque italiano dotato di cultura media, intelligenza e un po¿ di passione di ripercorrere il più gran libro scritto in italiano senza interrompere continuamente l¿avventura per approvvigionarsi di notizie e delucidazioni.¿ Così è nato questo ¿racconto-commento¿ della Divina Commedia. Una prosa insieme raffinata e colloquiale, accurata e ironica; letto con l¿impudenza della prima volta, col batticuore dell¿ultima, dal principio.
Anonimo -