"L'occhio di Erode" si offre alla lettura in un'inusitata plenitudine poetica, prossima a farsi ora romanzo di atemporali significazioni, ora audace azione drammatica (in cui tutto è personaggio, tutto è passaggio fondamentale), per, in entrambi i casi, illuminarsi, sfibrarsi e ricomporsi nei panneggi intimi e rivelatori del monologo interiore. (Rodolfo Tommasi)
Anonimo -