"Un libro che è una meraviglia", ha scritto Alice Munro.
Se gli elefanti potessero raccontare una storia, sceglierebbero senz'altro quella di Mota, una giovane femmina d'elefante rimasta orfana alla nascita e con il dono della preveggenza. Una lunghissima siccità costringe lei e la sua famiglia adottiva a trattenersi presso uno degli ultimi luoghi di abbeverata ancora praticabili. Qui il branco viene attaccato dai bracconieri che, per fare incetta di avorio, uccidono quasi tutte le femmine e i loro cuccioli. Con le altre superstiti del massacro, traumatizzata e incinta, Mota parte alla ricerca del mitico osso bianco, un talismano che secondo la leggenda potrà condurre in salvo la sua specie, in un paradiso lontano dalla violenza dell'uomo. Gli elefanti protagonisti di questa storia lottano per la sopravvivenza del branco e della specie guidati tanto da un olfatto straordinario quanto da visioni, ricordi e allucinazioni. Il viaggio che intraprendono diviene così un'odissea che mette alla prova la loro capacità di resistenza, il loro spirito di sacrificio e diventa in definitiva un percorso verso la trascendenza.
Gli elefanti siamo noi. O meglio, lo diventeremo, schiacciati dalla nostra stessa feroce avidità.
Anonimo -