«L'ultima linfa», rappresenta una raccolta articolata in due capitoli: "L'ultima linfa" e "La nostra età felice". Nel primo capitolo l'autrice ha raccontato pagine di vita quotidiana espresse in versi; si alternano, così, poesie che parlano del sociale, del degrado ambientale in una città come Milano, della difficoltà di vivere una vita piena e gratificante, della malattia espressa nei suoi significati più reconditi e profondi. L'occhio della poetessa è inclemente, profondo, potente. Non ci sono slanci di sentimentalismo, ma piuttosto un virile atteggiamento nei confronti della vita degli esseri umani. La natura impera in molte liriche: natura a volte benigna a volte matrigna. L'ottimismo vorrebbe prevalere sulla cruda realtà che viene qui rappresentata, ma incontra una forte resistenza. Annamaria Barreca si abbandona al sogno, alla notte amica, alla forza che ognuno deve trovare dentro se stesso. Il secondo capitolo - "La nostra età felice" - raccoglie poesie d'amore che raccontano una meravigliosa storia tra due persone anziane che nell'amore maturo hanno trovato la forza per sconfiggere la paura della morte e la gioia di vivere in comunione.
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