Lultimo bacio che dà il nome alla presente raccolta trova spiegazione nella Prefazione dello stesso autore: non è una vera poesia, ma è la lettera scritta pochi minuti dopo la morte di mio padre e subito dopo messa in una tasca della sua giacca. La lettera (scritta di getto, senza alcuna modifica successiva) è scaturita dal desiderio di salutarlo lultima volta e per sempre, con le lacrime agli occhi e le emozioni che traboccavano dal cuore mentre, stranamente, la mente restava lucida ai ricordi del passato dominato dallamore, dato e soprattutto ricevuto.
Le emozioni, coinvolgenti e pur controllate, delineano la forza matura delluomo ancor prima della lucidità del poeta.
Nei versi delle restanti opere si scorge come sempre il vissuto di un poeta che fa dei propri dubbi le migliori certezze, perennemente impegnato nellesplorazione dellanimo umano, alla ricerca di una realtà esistenziale che nella normalità del quotidiano realizza la messa a fuoco del vero eroismo.
Non mancano, comè tradizione nelle liriche di Cilla, né limpegno sociale e pedagogico e neppure i versi carichi damore, sacro o profano che sia; il resto è limpidezza descrittiva, mirante a illuminare lanima di chi vuole riflettere, riempire gli occhi di chi vuole bearsi nellinfinito e donare serenità a chi vuole solo rifuggire dal quotidiano ansiogeno di una vita frenetica.
Anonimo -