Mentre tutti fuggono alla ricerca di un improbabile luogo dove potersi salvare da una imminente esplosione solare, una donna decide di restare nel paese dov'è nata, e di guardarsi dentro. Racconta a se stessa e al mondo che scompare ciò che ha visto e chi ha incontrato, le cose che ha vissuto e quelle che ha sognato. E canta per esorcizzare il buio. O per accogliere quel buio con straziante dolcezza. Giorgio Faletti si congeda, assieme alla sua protagonista, nel segno di una commovente tenerezza per le cose umane.
Giorgio Faletti è nato ad Asti il 25 novembre 1950.
Si laurea in Giurisprudenza ma la strada del lavoro in uno studio legale gli sta stretta e decide quindi di intraprendere la via dello spettacolo.
Il suo carattere istrionico e il suo carisma lo conducono dapprima nel mondo della pubblicità e successivamente a quello del cabaret. Il locale dove trova immediatamente spazio come artista è il "Derby" di Milano. Si tratta di un luogo in cui si ritrovano tutti gli artisti emergenti di quegli anni: da Diego Abatantuono a Teo
Anonimo -