Angela Volpini riflette sulla Storia come progetto di comunicazione che dà senso alla vita individuale in una relazione originaria con gli altri. Mentre conservazione e ripetizione sono fortemente connesse a livello di specie, a livello individuale per l'autrice prevale un'esplorazione caratterizzata dalla capacità di creare quel che ancora non c'è. Questo saggio propone un'idea di Storia come relazione e penetrabilità intersoggettiva, fondata su un concetto di libertà radicale dell'essere umano che trova la propria inestinguibile sorgente nell'amore di Dio. In tale prospettiva, all'uomo è affidata la responsabilità di distaccarsi dalle leggi della natura per introdurre il nuovo in tutte le cose, con lo stesso potere creatore che appartiene a Dio.
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