Due settimane. Questo è il tempo che rimane a John McEvoy da trascorrere alla sua scrivania nella redazione del "Los Angeles Times". La crisi della carta stampata, in un'epoca in cui l'informazione viaggia su internet, non risparmia neanche un reporter di nera che, dodici anni prima, si era guadagnato la celebrità svelando al mondo l'identità del Poeta, un serial killer che firmava i suoi omicidi con i versi di Edgar Allan Poe. E anche se è abituato a scrivere di morte, McEvoy non ha intenzione di andarsene con un elogio funebre di se stesso: il suo ultimo articolo dovrà essere qualcosa di memorabile. La sua occasione si chiama Alonzo Winslow, un giovane spacciatore nero in galera per aver strangolato una donna bianca, chiudendone poi il cadavere nel bagagliaio della macchina. Una confessione estorta dalla polizia, un caso chiuso in modo sbrigativo, una storia che odora di discriminazione lontano un miglio. Con queste premesse, non è difficile rimettere in discussione l'esito delle indagini. Quando poi dalle ricerche di McEvoy emerge inaspettatamente un collegamento con un omicidio avvenuto anni prima a Las Vegas - stesse modalità nel trattamento della vittima e un'incriminazione che lasciava qualche dubbio -, nella sua mente si affaccia il pensiero di avere di nuovo a che fare con un serial killer. Il reporter sa che non può affrontare questa sfida da solo, ma che, come dodici anni prima, ha bisogno dell'aiuto di Rachel Walling, profiler dell'FBI. Quello che invece non sa è che, da quando questa storia è iniziata, qualcuno sta seguendo ogni sua mossa. Qualcuno che si muove nel web con l'abilità di un ragno nella sua tela, servendosi della rete per stanare le sue vittime e prendersi gioco di chi gli sta dando la caccia. Fino ad attirarlo in una trappola mortale.
La nostra recensione
L'uomo di Paglia, titolo originale The Scarecrow. Sono trascorsi tredici anni da quando Jack McEvoy, reporter di nera del Los Angeles Times, ha svelato al mondo l'identità del Poeta (1996). E tredici anni si fanno sentire. Ora Jack è alle prese con un caso di omicidio su cui scrivere l'articolo più importante della sua carriera, un pezzo che lui vuole da Pulitzer, anche perché l'ultimo. Il giornalista, infatti, ha due settimane di tempo per lasciare la redazione in cui era arrivato sette anni prima, salvandosi dalla chiusura del The Rocky Mountain News: taglio dei costi, la causa, sotto la mannaia della crisi della carta stampata e di un certo giornalismo vecchia maniera. Non a caso al suo fianco c'è Angela Cook, una mojo, come lui la chiama, mobile journalist, fresca di scuola di giornalismo e nuove tecnologie pronta a sostituirlo a basso prezzo. Le ricerche del buon vecchio McEvoy non sfuggono all'assassino, però, l'inquietante uomo di paglia, un ingegnere, un genio dell'informatica che si serve del web per stanare le sue vittime. E che userà le stesse armi per spiarlo e prevenirne ogni mossa, prima che il giornalista gli strappi dalle mani una vendetta covata per anni.
C'è qualcosa di più, infatti - anzi almeno un paio di cose in più -, in questo ventesimo thriller squisitamente costruito, come scrive il Washington Post, pubblicato nel 2009 per il mercato anglosassone e subito numero 1 in classifica sul New York Times. Connelly mette in pagina un pezzo d'attualità: la crisi dei giornali americani nell'era di Internet. "Il ritratto che Connelly fa di un quotidiano agli sgoccioli che cerca di continuare a fare del giornalismo di qualità mentre il lavoro sparisce, è fra gli aspetti più affascinanti di questo absorbing thriller". Lo scrive il Boston Globe mentre lo stesso Connelly ci dice che il libro "è una storia sul lato oscuro della tecnologia, su ciò che funziona per noi e nello stesso tempo, però, può essere anche contro di noi". Un altro aspetto dello stesso tema: la tecnologia, in effetti, minaccia sia la professione di Jack che la sua vita, nel momento i cui l'assassino-hacker, asserragliato nella Farm, sede della società in cui lavora, padroneggia a suo piacimento su un impero di dati e strumenti tutti virtuali. È il potere, anche distruttivo, delle nuove tecnologie.
Valeria Merlini
Nato a Philadelphia il 21 luglio 1956, Michael Connelly è un grande scrittore di thriller oltre che un giornalista di fama internazionale. Si trasferisce successivamente in Florida con la sua famiglia e all'età di 12 anni si appassiona alla lettura delle opere di Raymond Chandler e come in una specie di vocazione decide che il suo futuro è quello di scrittore di thriller.
Dopo aver intrapreso studi tecnici di Construction management all'Università della Florida decide di passare a Giornalismo con indirizzo scrittura creativa
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