Il còmpito al quale ci siamo assunti è stato poi agevolato dal fatto che una copia completa della Giovine Italia è conservata nel fondo Risorgimento della Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele di Roma. La grande cortesia del bibliotecario, conte Domenico Gnoli, ci permise di trascriverla tutta, dando agio a me e al tipografo di riprodurre esattamente il frontespizio e tutte quelle particolarità che possono offrire al possessore di questa ristampa l'illusione di aver presso di sé l'originale, dal quale ad ogni modo, non riproducemmo, liberandoci d'una soverchia pedanteria di editore diplomatico, gli errori di stampa e l'errata-corrige. Diremo di più che a piede di pagina abbiamo notato le varianti degli scritti mazziniani risultate dal confronto tra la Giovine Italia e la prima edizione degli Scritti editi e inediti intrapresa per le cure stesse dell'autore nel 1861, perché ci parve che il Mazzini, grande stilista, più di quanto ai più non sembri, abbia sempre prediletto di tormentare la forma classica del periodo. Abbiamo di più posto alla fine della pubblicazione un indice analitico, che servirà allo studioso per orientarsi e indagare per entro il periodico.
Anonimo -