Francesca ha passato quasi vent'anni della vita a proteggere la sua mamma dalla morte o da altre catastrofi che avrebbero potuto portargliela via. A creare rituali sempre più sofisticati perché la sua ragione di vita, non sparisse nel nulla come inghiottita da un buco nero lasciandola sola per sempre. Cosa può essere successo di tanto sconvolgente una notte d'estate a una bambina, fino ad allora normale, da dare origine ad angosce sempre più profonde e articolate, ad ossessioni, fobie, malattie più o meno immaginarie e da catapultarla in un vortice di controlli, esami, pillole e sedute di ogni genere? Cosa può averla spinta a credere di non avere il diritto di essere amata? Ad annichilirsi nella speranza che qualcuno, per pietà, le potesse donare un po' del suo affetto? E a ritenere che forse, quando veniva trattata male, c'era sicuramente una giusta ragione?
Anonimo -