È ancora viva nella memoria di tutti lultima intervista rilasciata da Carlo Maria Martini al Corriere della Sera, pochi giorni prima di morire, nella quale denunciava il ritardo della Chiesa nei confronti del mondo attuale.Questo volume, aperto da una commovente lettera dellautore al Cardinale, prova a raccogliere le provocazioni di quellintervista, individuando le ragioni del ritardo in una mentalità pastorale ancorata ai ritmi e agli stili di vita degli uomini e delle donne di due secoli fa. Evidenzia il mancato confronto, da parte dei pastori della Chiesa, con la complessa situazione odierna, a partire dalla rottura della trasmissione generazionale della fede, dalla radicale trasformazione delle famiglie, dalla nuova collocazione culturale e sociale delle donne, fino allinvasione di una spiritualità giovanilistica che inquina e corrompe ogni affare ed ogni affetto umani. Questo, tuttavia, non vuole dire che non sia possibile operare quel cambiamento radicale richiesto da Martini, oggi soprattutto grazie alla spinta che Papa Francesco ha impresso al cammino ecclesiale, sin dallinizio del suo pontificato.È tempo allora di cambiare. È tempo di rimboccarsi le maniche e mettersi al lavoro per la Chiesa che verrà, non lasciando più risuonare nel vuoto linterrogativo che, in punto di morte, il Cardinale Martini rivolse a ognuno di noi: «Che cosa puoi fare tu per la Chiesa?».
Anonimo -