Cosa Nostra, la Mafia americano raggruppava 24 Padrini che dirigono le attività dell'organizzazione nelle 20 principali città nordamericane. Di Seattle, al nord-ovest, ad Austin, al sud-ovest, passando da San Francisco e Los Angeles, fino a Miami, al sud-est, via New Orleans, poi Chicago, al nord-est, passando da Washington e New-York, il Sindacato del crimine organizza il traffico di stupefacenti, la prostituzione e le scommesse clandestine. Angelo Caneto, il Padrino dei Padrini, trono su questa piovra tentacolare. Ma due famiglie rivali, i Cocchi e gli La Rocca, gli causano delle preoccupazioni per le loro liti incessanti. A ciò si aggiunge l'ambizione del Padrino di Miami, Williams Forimo che si associa ai baroni della droga colombiana per mettere la mano sull'importazione di cocaina sull'insieme del territorio nordamericano. Le conseguenze di queste rivalità conducono l'organizzazione criminale a bordo dell'implosione con gli affrontamenti omicidi tra le differenti fazioni. Un uomo entra allora in gioco: Pavel Samsenov, finanziere dell'ombra, specialista dell'imbiancatura di denaro nei paradisi fiscali per le organizzazioni criminali e dei politici corrotti. Coi suoi appoggi in seno all'apparecchio di stato americano, i suoi contatti vicino ai narcotrafficanti colombiani e l'azione dei mercenari russi, riuscirà a mettere la mano sula Mafia approfittando dell'aiuto di un cavallo della Troia in seno all'organizzazione.
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