C'è un filo sottile che lega tutte le storie che viviamo, un filo che spesso non vediamo fino a quando non si spezza. L'assenza è quel filo invisibile, una trama che percorre il tessuto delle nostre vite, lasciando segni che, nel loro vuoto, raccontano chi eravamo e chi siamo diventati. Questo libro è nato da un pensiero semplice ma persistente: cosa resta di noi quando non ci siamo più? E cosa portiamo con noi delle persone che abbiamo amato?
Ogni racconto è un frammento di questo filo, un nodo in cui l'assenza si intreccia alla memoria. Attraverso oggetti ordinari, una tazza di tè, un quaderno dimenticato, un segnaposto vuoto, le storie si dipanano per rivelare che non è tanto l'assenza a definirci, quanto il modo in cui scegliamo di affrontarla. Che sia il ricordo di un sorriso, una promessa infranta o un gesto rimasto sospeso nel tempo, è sempre nel vuoto che si annidano le tracce più profonde di chi abbiamo amato.
Questo libro non offre risposte. Non cerca di colmare quel vuoto, ma di illuminarlo. È un invito a guardare oltre la perdita, a scoprire che, anche quando sembra non esserci più nulla, ci sono ancora frammenti di luce capaci di guidarci.
Leggendo, forse, troverete anche voi quel filo sottile che lega il vostro cuore ai racconti, e che vi ricorderà che, anche nell'assenza, c'è sempre qualcosa da trovare.
Anonimo -