l volume analizza le conseguenze globali del conflitto scatenato dalla Federazione Russa in Ucraina. Non stiamo ancora vivendo la terza guerra mondiale, giacché sarà tale solo quella in cui Usa, Cina e Russia si troveranno a combattere direttamente. Ma la forte instabilità lungo la cortina dacciaio che in Europa orientale divide la sfera dinfluenza americana da quella russa e le parallele turbolenze tra Washington e Pechino nellIndo-Pacifico ci avvicinano a quel momento. La condizione in corso è definibile come Guerra Grande.Il termine Guerra si riferisce non solo alle battaglie sul campo dUcraina, ma alle varie dimensioni di competizione (incluse quelle economica e cibernetica) tra le prime tre potenze al mondo, in cui la separazione tra tecnologie civili e militari è ormai scomparsa.Il termine Grande ha valore triplice. La guerra in Ucraina coinvolge direttamente lEuropa, teatro storico dei primi due conflitti mondiali. Inoltre, leco di questo conflitto si ripercuote sul resto del pianeta attraverso carestie e crisi energetiche. Infine, linvasione dellUcraina decisa da Vladimir Putin ha aggravato pesantemente le tensioni tra Washington, Pechino e Mosca e accresciuto nellIndo-Pacifico la convinzione secondo cui nel medio periodo la Repubblica Popolare potrebbe tentare lattacco a Taiwan.LUcraina è paese belligerante nella guerra scatenata dallinvasione russa. Ma è anche, soprattutto, tragico campo di battaglia di un conflitto che ha i suoi maggiori attori in potenze altre rispetto allo Stato ucraino. La Russia, certo. Ma sempre più lAmerica, per tramite della Nato. Con la Cina in posizione di vigile, schierata e non passiva osservazione. Da questa circostanza prende le mosse il sesto numero di Limes del 2022.Da difesa dellUcraina aggredita, il sostegno militare economico e diplomatico dellAlleanza Atlantica soprattutto di Washington, che da inizio guerra ha già stanziato oltre 60 miliardi di dollari per Kiev si è trasformato in versione aggiornata e ancora in fieri della celebre dottrina del contenimento.Le cinque parti del numero nellordine: Il senso russo per la guerra, Americani ed europei: diversamente in guerra, Il fronte ucraino, Ucraina/Ucraine, La russificazione del Donbass analizzano da molteplici angolazioni il contesto, compresi gli sviluppi della guerra sul campo; con contributi di autori italiani e stranieri. Limes si basa sull'incrocio di competenze e approcci molto diversi. Ad essa collaborano infatti studiosi (storici, geografi, sociologi, politologi, giuristi, antropologi eccetera) ma anche decisori (politici, diplomatici, militari, imprenditori, manager eccetera), in uno scambio aperto di opinioni e in una feconda contaminazione di approcci. Salvo le opinioni apertamente razziste, in quanto tali avverse a un dibattito aperto e paritario, tutte le idee politiche e geopolitiche hanno pieno accesso alla rivista.Essa si fonda infatti sul confronto contrastivo di rappresentazioni e progetti geopolitici diversi o anche opposti. L'essenziale è che essi siano riconducibili a conflitti di potere nello spazio (terrestre, marittimo, aereo), e che siano quindi cartografabili.L'uso di cartine geopolitiche è quindi essenziale per sviluppare il confronto, e su Limes infatti la cartografia abbonda.
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