Luigi Ramoni (1894-1979) ha attraversato il XX secolo con leggerezza. Leggendo la sua autobiografia, che ha scritto prima di lasciarci, si vivono le atmosfere del Lago Maggiore in tempo di pace e si ascoltano gli echi della guerra nel Basso Isonzo. Si viaggia con lui sul piroscafo e sulla Transiberiana verso una Cina ancora misteriosa. Si impara che la perdita degli agi e della ricchezza, sia essa dovuta ai capricci della sorte o ai propri errori, non necessariamente toglie la serenità.
Anonimo -