*Da quante lune questa numerosa gioventù era in cammino? Era partita in primavera, proclamandosi da sé una primavera sacra. Trascinati da buoi o da pesanti cavalli, i suoi carri dalle ruote piene avevano abbandonato il paese così come si staccano dalla riva vascelli di gioia, di canzoni e d'avventure. Barcollando e rotolando, discendevano arditamente i tuoi altipiani, o Meru, padre degli uomini. Per tutta la mattinata i vecchi avevano, secondo il costume, accompagnato l'esodo. In luogo di moltiplicare le raccomandazioni abituali, cantavano anch'essi, inebbriati dall'ebbrezza vicina.
La Torre dei popoli, Han Ryner*
Il romanzo La Torre dei popoli di Han Ryner è ambientato nella preistoria; ciò serve all'autore per riscrivere il mito della torre di Babele.
La torre di Babele è la leggendaria costruzione di cui narra la Bibbia nel libro della Genesi: 11,1-9, che presenta un importante parallelo in un poema sumerico più antico, Enmerkar e il signore di Aratta, e nel Libro dei Giubilei (10, 18-27). Riferimenti più o meno ampi ad essa si trovano anche nelle opere di scrittori d'età ellenistica e romana: nei frammenti di Alessandro Poliistore e di Eupolemo (Eus., Præp. Ev., IX), negli Oracoli sibillini (III. 117-129), in Flavio Giuseppe (Ant. Jud., I.4.3).
La storia biblica della Torre di Babele deriva probabilmente dalla reale e principale ziqqurat di Babilonia ("Babele" è considerato sinonimo di Babilonia), conosciuta come Etemenanki, centro religioso principale della città e di tutta l'area circostante.
Han Ryner (1861 - 1938), pseudonimo di Jacques Élie Henri Ambroise Ner, filosofo, anarchico, giornalista e scrittore francese.
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