Nepal, 1900. Ferita alla bocca da un bracconiere, una femmina di tigre del Bengala è costretta a modificare le proprie abitudini e a dare la caccia a prede più facili da mangiare: gli esseri umani. Per i successivi sette anni, muovendosi come un fantasma nella giungla ai piedi dell'Himalaya, l'animale terrorizza la popolazione, diventando più audace a ogni uccisione. Quando il suo bottino raggiunge lo sbalorditivo totale di 437 vite, le autorità coloniali si rivolgono a Jim Corbett, un giovane inglese di umili origini cresciuto cacciando selvaggina nella zona. Come un detective sulle tracce di un serial killer, Corbett segue i movimenti del grande felino nella fitta boscaglia delle colline... finché la tragica morte di una ragazzina e una pista di sangue e brandelli di carne non lo guidano all'incontro finale nel cuore della foresta. Questa esperienza cambiò profondamente Corbett, trasformandolo da rinomato cacciatore in ambientalista convinto, rimasto famoso per la devozione con cui si dedicò alla salvaguardia della tigre del Bengala e del suo habitat. Huckelbridge ci racconta una delle più appassionanti avventure del XX secolo, inquadrandola nel contesto storico del devastante impatto del colonialismo sull'antico equilibrio tra uomo e natura.
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