Componenda: è accordo, compromesso, transazione intesa a sanare un contenzioso tra parti. Fa pensare all'accordo tra due privati o, quando non privati, a pattuizioni di poteri occulti, torbidi, segreti. Tutto il contrario della posizione di uno stato di diritto che non compone, ma garantisce imparzialmente contro i torti. E invece, in Sicilia almeno, non si è dato nella storia potere che non si ritenesse parte di una componenda, di fronte ad altri poteri, a danno di chi, per modestia, per debolezza, per isolamento, non riusciva a garantirsi con nessun potere. E lo Stato italiano quando venne si aggiustò a questa pratica tradizionale, con il brigantaggio, con la mafia e con i tanti prepotenti. Si dice che i siciliani, per la lunga mancanza, sono assetati di stato, e Camilleri questa sete esprime nella sua lingua di forza comica e tempra popolare, raccontando di alcune componende, altre inventandone, fino a imbattersi, frugando negli archivi, nella più simbolica e incredibile di tutte. Quella che il potere ecclesiastico garantiva a chi, pagando un obolo più o meno grande secondo il reato, acquisiva diritto preventivo all'assoluzione. Molti, dimostra Camilleri, ne alludevano nel corso di deposizioni rapporti e testimonianze, senza che gli inquirenti mai pensassero di approfondire; tutti ne conoscevano l'esistenza. Ma poi, la Bolla di componenda, il documento, è rimasto inghiottito nella storia della Sicilia (storia che è di per sé una grande componenda).
Andrea Camilleri è nato a Porto Empedocle (Agrigento) il 6 settembre 1925. Per tutta la sua vita, nonostante il suo grande attaccamento con la Sicilia, vivrà a Roma, dove muore il 17 luglio 2019.
Frequenta il liceo classico Empedocle di Agrigento senza conseguire la maturità poiché nel maggio del 1943 con lo sbarco in Sicilia delle forze alleate fu deciso di non svolgere gli esami e che sarebbe valso il solo scrutinio.
Il periodo della guerra è ricordato da Camilleri attraverso aneddoti che &
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