L'estate del 1939 fu per Rimini l'ultima stagione di pace. La guerra era infatti in agguato e non lasciò scampo alla città riducendo in macerie interi quartieri e cancellando importanti testimonianze del passato. Nel dopoguerra la frettolosa ricostruzione e il prodigioso sviluppo turistico fecero il resto, modificando per sempre il volto di Rimini. Si trattò di una lacerazione profonda nella vita degli abitanti che fece nascere, a poco a poco, il mito della "città perduta": una Rimini svanita con la guerra, sostituita da un'altra senza una vera anima. Il volume tenta di riportare il lettore a quell'estate del 1939, permettendogli di "camminare" per le strade della Rimini di allora; vengono delineate tante piccole cartoline di monumenti, di locali alla moda, di quartieri popolari, provando a scattare un'istantanea della città un attimo prima che le bombe la facessero scomparire per sempre. Prefazione di Stefano Pivato. Apparato iconografico a cura di Alessandro Catrani.
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