Questo libro costituisce il terzo volume di Meier in cui si articola il "Trattato di psicologia junghiana". Con esso l'autore si colloca di diritto tra i grandi teorici della coscienza. In esso vengono considerati i 'postulati della coscienza', 'la struttura della coscienza' (orizzontale e verticale), 'la sede della coscienza', 'l'atteggiamento e le funzioni della coscienza'. Gli ultimi capitoli del testo che riguradano, appunto, quest'ultimo argomento, la tipologia junghiana, servono a spiegare uno dei libri di Jung ("tipi psicologici") tra i più difficili e complessi. Il libro, permeato di un certo distaccato misticismo, investe, dunque, problemi filosofici, medici e speculativi in senso lato. Cionondimeno, la coscienza stessa, più che studiata, sembra contemplata.
Anonimo -