Dopo "Il cuculo e la strega" la vicecommissaria della questura Thila Amoruso torna in azione in questo nuovo poliziesco che apre squarci sulla sonnolenza morale della società odierna. Tutto prende le mosse da una serie di fatti che accadono in città, in particolare il furto di un prezioso reperto etrusco che conduce il lettore attraverso la mitologia, con l'affascinante danza della geranos, simbolo del passaggio e della rinascita dopo la morte. Mantiloni tratteggia una immaginaria Grosseto affaticata dai vizi e dal malaffare e "aperta ai quattro venti e ai forestieri" per richiamare Luciano Bianciardi.
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