"Chi è, dunque, questa Dogaressa? La madre che siede accanto alla figlia mentre "le lancette dell'ora si appiccicano come foglietti bagnati, stropicciano i minutisecondi, e il vagito d'un tratto trova lacrime e pianto come ogni giorno al ritorno da scuola"? La donna che si chiede: "Perché proprio a me...?" La ragazza che incessantemente cerca il nome del padre correndo lungo il Maglio, mentre "il vento d'autunno ha trascurato nella pagina di foglia in danza un nome"? O la scrittrice che sembra in grado di far nascere l'assoluta immediatezza tra percezione ed espressione?" (Marzia Borzi)
Anonimo -