In America Latina è scomparsa una frontiera che portava nei territori della felicità. Benché non comparisse su alcuna cartina, una volta chiunque sapeva come trovarla. Poi sono giunti tempi terribili, e la strada è diventata un labirinto senza uscita. Ma c'è un giovane che non è ancora stanco di cercare quella frontiera scomparsa, e con essa le proprie radici, che affondano lontano, nel villaggio andaluso da cui il nonno anarchico è fuggito agli inizi del secolo per difendere il suo amore per la libertà. Il giovane ha uno zaino in spalla e tutto il tempo del mondo a disposizione. Ha pagato cari i suoi sogni, ha conosciuto il carcere, la tortura, l'esilio, ma non poteva tradire la promessa fatta da bambino al nonno, in Cile, di visitare il paese di utopia. Chi ha amato i libri di Sepúlveda non potrà sottrarsi al fascino delle storie che si intrecciano in questo avventuroso, drammatico, ma anche divertito racconto di formazione.
Anonimo -