Emilie de la Martinières ha sempre subito il giudizio di sua madre, regina indiscussa della scena mondana parigina. Ora ha trent'anni, ma la freddezza mascherata dal lusso e dagli agi con cui quella donna superficiale e distante l'ha cresciuta è un fardello ancora pesante da portare. L'improvvisa notizia della sua morte, tuttavia, risveglia in Emilie un groviglio di sentimenti contrastanti e dolorosi, soprattutto quando apprende di essere l'unica erede di un sontuoso castello nel Sud della Francia, un castello che nasconde le risposte a molti degli interrogativi che pendono sul suo passato: sarà un vecchio taccuino ritrovato tra quelle mura a metterla sulle tracce della misteriosa e bellissima zia Sophia, la cui tragica storia d'amore ai tempi della guerra ha segnato irrimediabilmente la sua famiglia. E perché all'improvviso continua a pensare a un uomo che ha appena conosciuto, proprio lei che si è sempre tenuta lontana dall'amore?
Lucinda è nata nel 1965 a Drumbeg in Irlanda del Nord, dove trascorre la sua infanzia per poi trasferirsi nel Regno Unito.
Nata in una famiglia di artisti (la madre e la zia erano attrici professioniste e il prozio era capo progettista delle luci alla Royal Opera House di Londra) viene mandata a Leicestershire in una scuola professionale di danza classica.
La passione per la scrittura però la deve al padre, il quale per lavoro era costretto ad assentarsi spesso da casa, ma ogni volta che tornava era pronto a raccontarle le sue
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