Mattia Almiti, professore di storia dell'arte, si trova,passati i cinquant'anni, a fare un bilancio esistenziale.Mentre sta scrivendo un libro che ha come tema lacrisi del concetto di bellezza nel panorama dell'artecontemporanea, ripercorre alcuni eventi fondamentalidella propria vita: il rapporto problematico con lamadre, la perdita del fratello maggiore in un incidente,la separazione dalla moglie, e soprattutto la morte perdroga di Yannis, il giovane studente di storia dell'artecon il quale aveva una relazione.
Quella di Mattia è una cognizione del dolore che, oltrea metterlo in contatto con la parte più profonda di sestesso, lo porterà, durante le sue peregrinazioni traParigi e Londra, a incrociare una serie di personaggile cui storie, intrecciandosi con la sua, andrannoa comporre un arazzo opalescente, in precariaoscillazione tra tenebra e splendore. La luce del Regno è un viaggio al crepuscolo che,con una scrittura raffinatissima, evoca le grandinarrazioni antiche di morte e resurrezione, ma contutto il disincanto e lo stridore della modernità. Altermine di questo itinerario iniziatico costellato dischegge e frammenti sparsi, Mattia scoprirà, in unrapporto di interrogazione con la sua appartenenza alpopolo ebraico, che nonostante i disastri della Storiae delle storie personali, la possibilità della redenzionecontinua a permanere come una luce in lontananza.
Anonimo -