Dunque, l'azione delle due artiste nella Chiesa di Santa Maria della Spina può considerarsi un'installazione unitaria, più che una mostra di singole opere. Con alla base una spirituale condivisione: Dio non si nasconde dietro ad una statua ma è proprio qui! Percepire la sua presenza con la mente e con l'anima è un viaggio meraviglioso, un viaggio d'amore. Con la mente ma, a ben guardare le loro opere, soprattutto con l'anima. Suggeriva Victor Hugo: "C'è uno spettacolo più grandioso del mare e del cielo; c'è uno spettacolo più grandioso del cielo, ed è l'interno di un'anima". Custodito e impenetrabile, ma - di ciò sembrano fermamente convinte Daniela e Rachele Carol - capace di aprirsi per investire l'essenza spirituale dell'uomo e svolgere una funzione di tramite nel rapporto con la divinità, con la quale stabilire un dialogo permanente.
Anonimo -