"In questo libro, che ha conosciuto un immediato successo al suo apparire, un grande matematico e fisico affronta il tema affascinate della Mente; la nostra mente, e cioè il funzionamento del cervello umano, e l'intelligenza artificciale. Si tratta di due realtà comparabili? A quali leggi della fisica obbedisce il cervello umano, quelle della fisica classica o piuttosto quelle della fisica quantistica? I computer potranno un giorno ragionare esattamente come una mente umana? Penrose si addentra in questo territorio di confine con il candore del bambino della fiaba, quello che ha il coraggio di dire a voce alta che l'imperatore è nudo, e il suo vestito nuovo non esiste: per Penrose, la ""mente nuova"" che l'intelligenza artificiale sostiene di poterci dare è qualcosa di profondamente diverso dalla mente dell'uomo. Il suo studio è stato confutato o esaltato, accettato o discusso, ma umanimemente accolto come un contributo fondamentale al campo affascinante delle scienze cognitive."
Anonimo -