L'opera di Holderlin rappresenta un momento decisivo per comprendere l'antica conflittualità tra poesia e pensiero già denunciata da Platone. I saggi che compongono il volume sono un'approssimazione all'universo holderliniano a partire da una serie di interrogativi: il rapporto con l'antico e la configurazione della modernità, l'identità del poeta, la possibilità di una poetologia aperta, la filosofia del tragico, la dialettica di mito e demitizzazione. Con Holderlin, Eraclito e Celan la poesia si prospetta come mimesis del possibile, una configurazione di senso perennemente costruibile e mai definitiva sull'identità dell'uomo.
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