Un viaggio in Kurdistan iracheno per raccontare di popoli e di comunità disperse tra frontiere instabili, violenze intestine e burocrazie ristagnanti. Parole, volti e nomi da Dahuk a Erbil, passando per Mosul, ex roccaforte dello Stato Islamico. Con un occhio di riguardo nei confronti dei soggetti più dolenti e fragili (utenti psichiatrici, vittime di mine antiuomo, sopravvissuti ai massacri dell'ISIS), il reportage è stato realizzato grazie al sostegno di Emergency e Un Ponte Per.
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