La Grande Guerra fu definita, già all'indomani dell'armistizio, prima guerra mondiale. Secondo lo storico che coniò la definizione, con essa egli intendeva impedire che i millenaristi dimenticassero che la storia del mondo è storia di guerra.
L'autore si batte contro la convinzione corrente che i grandi eventi non possano avere piccole cause e analizza le reali forze che hanno prodotto il conflitto, sicuramente nascoste alla vista dei più e difficili da arrestare. Uno studio minuzioso dei fatti lo porta ad individuare il momento storico ed i personaggi in gioco, senza tralasciare nulla nel panorama di un difficile inizio secolo.
La diplomazia del periodo anteriore al conflitto, si era ingegnata a superare la crisi adoperando la consueta miscela di minacce e di bluff, che altre volte aveva dato ottimi risultati. Ma nell'estate del 1914 le cose andarono male, per insipienza dei governanti, molto più che per mala fede, e che cosa successe a quel punto, lo potete leggere nelle pagine di questo libro.
L'autore:
Luigi Bonani vive a Milano da oltre cinquant'anni. Avvocato. Già docente di diritto in un Istituto teologico - un'esperienza poi trasferita nel libro Diritto e giustizia nell'Antico Testamento (come coniugare legge e Sacra Scrittura). Cultore di storia contemporanea per passione, maturata da sempre.
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