In tanti anni di attivit sul campo, l'autore di questo libro si convinto che l'ergonomia andata sfrangiandosi, rischiando di perdere di vista l'uomo reale. Si riferisce ormai sempre pi ad un modello di uomo diviso in tre anime, non sempre sinergiche: usabilit/progetto, salute/sicurezza, cognitiva/mentale. Questo approccio appare riduttivo oltre che immutabile. Infatti la relazione fra individuo e oggetti, ambienti e sistemi, appare sempre meno determinata dagli aspetti fisico/oggettuali, mentre sempre pi importante emerge la relazione fra il progettato e le cognizioni e le capacit pregresse, la memoria individuale e collettiva, i modelli di comportamento e le emozioni. E per questo che propone questo nuovo modello, che senza nulla togliere all'ergonomia "classica", apre una finestra verso una Ergonomia olistica. Di essa permeato questo testo che vuol proporre un modo pi articolato di gestire la complessit delle azioni umane e il controllo del progetto di ambienti, prodotti, sistemi. Vuole guardare con il sapere, i mezzi d'indagine, le facolt predittive, allargando il patrimonio dei mezzi e strumenti d'indagine da utilizzare: quella che chiamiamo Ergonomia olistica.
Anonimo -