Mondadori Store

Trova Mondadori Store

Benvenuto
Accedi o registrati

lista preferiti

Per utilizzare la funzione prodotti desiderati devi accedere o registrarti

Vai al carrello
 prodotti nel carrello

Totale  articoli

0,00 € IVA Inclusa

La ragione freudiana: II. La formazione degli analisti e il compito della psicanalisi - Ettore Perrella
La ragione freudiana: II. La formazione degli analisti e il compito della psicanalisi - Ettore Perrella

La ragione freudiana: II. La formazione degli analisti e il compito della psicanalisi

Ettore Perrella
pubblicato da Polimnia Digital Editions

Prezzo online:
0,00

La ragione freudiana pubblicata la prima volta nel 2015, e che ora riappare in una nuova edizione raccoglie in tre volumi gli scritti in cui Perrella, nell'ultimo decennio del secolo scorso, aveva riassunto il proprio ripensamento delle posizioni teoriche di Freud e di Lacan, nella prospettiva della situazione attuale della psicanalisi, soprattutto in Italia.
La formazione degli analisti e il compito della psicanalisi riprende la tesi che era stata già presentata nel Tempo etico: la psicanalisi non è affatto una terapia, ma una formazione individuale. Perrella parte qui dal fatto che il primato lacaniano del significante, e quindi della significazione, non esclude affatto che i bambini, quando iniziano ad emettere dei suoni, non cominciano dai significanti, ma dalla libera lallazione e cantillazione, cioè dal giuoco di senso della vocalità. Solo dopo qualche tempo, nel fluido libero e continuo del senso, si staccano le prime parole "ma-ma", "pa-pa" , che non a caso sono i due soli significanti universali, e quindi non linguistici, perché consistono nella ripetizione significante di due atti: quello di succhiare ("ma") e quello di sputare ("pa"). Perciò, afferma Perrella, il senso non solo viene prima della significazione, ma anche la rende possibile. E, per spiegare in che modo il senso che è la declinazione vocale dell'atto si distingue dalla significazione, si riferisce alla musica, partendo da alcuni esempi tratti da Mozart. Nella musica la significazione si può scrivere, ed è interamente contenuta negli spartiti. Ma gli spartiti non contengono nessuna musica, e quindi sono totalmente insensati. Per cogliere il loro senso, quello che c'è scritto dev'essere eseguito. Certo, se non parlassimo, e quindi se non ci fosse della significazione, non sapremmo nulla del senso che la precede. Ma proprio questo distingue la formazione individuale dal semplice apprendimento delle significazioni. Se non tenessimo conto della libertà individuale di produrre del senso, nulla distinguerebbe la significazione dall'informazione, e quindi la formazione dalla passiva trasmissione d'un sapere già costituito.

1 recensioni dei lettori  media voto 0  su  5
Scrivi una recensione
5 star
0
4 star
0
3 star
0
2 star
0
1 star
0
La ragione freudiana: II. La formazione degli analisti e il compito della psicanalisi

-

voto 0 su 5

Accedi o Registrati  per aggiungere una recensione

usa questo box per dare una valutazione all'articolo: leggi le linee guida
torna su Torna in cima