Nel febbraio 1961 alcuni agenti del KGB si presentano a casa dello scrittore Vasilij Grossman per sequestrare l'opera Vita e destino. Si portano via tutte le copie manoscritte e dattiloscritte, i brogliacci, le note, i frammenti e persino i nastri della macchina per scrivere. Si recano anche negli uffici della rivista Novyj Mir, dove trovano nella cassaforte l'altro esemplare esistente. In altri termini, cercano inultilmente di fare sparire le tracce di un libro considerato incomparabilmente più pericoloso e incendiario del Dottor Živago.
Anonimo -