Lo scritto di Tolstoj, "La schiavitù del nostro tempo" (1900), apparso per la prima volta in Italia all'inizio del Novecento e da allora mai più pubblicato, viene qui presentato in una nuova traduzione. A questo testo sono stati accostati altri scritti brevi che consentono di ricostruire lo sviluppo della riflessione dello scrittore russo sui temi del lavoro e dell'economia e di coglierne le fonti ispiratrici. Dalla lettera (inedita in italiano) a Romain Rolland del 1887 su lavoro manuale e lavoro intellettuale, all'introduzione all'opera di Bondarev, "Il lavoro secondo la Bibbia", agli scritti a sostegno e a divulgazione delle teorie di Henry George degli ultimi anni della vita, la raccolta mette a fuoco la critica tolstoiana alla divisione del lavoro e al pensiero marxista, il tema dell'immoralità della proprietà privata della terra, del libero accesso alle risorse naturali, temi che verranno in seguito sviluppati da Gandhi e che sono al centro della riflessione ecologista contemporanea.
Lev Nikolaevic Tolstoj nasce a Jasnaja Poljana, in Russia, il 9 settembre 1828 da una famiglia di tradizioni aristocratiche, appartenente alla vecchia nobiltà russa.
Questa condizione influenzerà tutta la sua esistenza: da un punto di vista positivo perché avrà opportunità che altri non avranno, ma anche da un punto di vista negativo perché lo distinguerà dagli altri letterati del suo tempo da cui si sentirà spesso escluso.
La madre morirà quando lui avrà solo due anni e dopo
Anonimo -