In questo libro, scritto nel 1869 ma ancora di attualità sotto molti aspetti in molti Paesi del mondo, John Stuart Mill rivendica la parità dei sessi nel diritto di famiglia e il suffragio universale, sostenendo che ciò migliorerà anche gli uomini, i quali smetteranno di sentirsi superiori solo per il fatto di essere maschi e metterà fine all'ultimo residuo di schiavitù legale esistente dopo l'abolizione della schiavitù dei neri negli Stati Uniti.
Si presume che nella stesura di questo libro abbia contribuito direttamente o indirettamente anche la moglie Harriet Taylor, esponente del primo femminismo liberale.
John Stuart Mill (Pentonville, 20 maggio 1806 - Avignone, 8 maggio 1873) è stato un filosofo ed economista britannico, uno dei massimi esponenti del liberalismo e dell'utilitarismo.
La traduzione è stata fatta nel 1926 da Anna Maria Mozzoni. Eccetto alcuni brevi passaggi, segnalati all'interno del testo, che riportano la traduzione eseguita da altri traduttori o la traduzione dell'editore.
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