L'analisi dell'autore si concentra su un momento storico cruciale per le sorti della Sicilia, uno snodo critico decisivo tra il morente Regno borbonico e l'annessione al nuovo Regno sabaudo, molto conosciuto e indagato dalla storiografia nei suoi aspetti politici e istituzionali, molto meno in una prospettiva di storia economica e sociale focalizzata sui fenomeni locali ricca di materiali documentari. A parte le famose indagini di Jacini e Franchetti-Sonnino sulle condizioni del Sud d'Italia subito dopo la conclusione del processo di unificazione, l'autore ci fornisce molti dati quantitativi e del materiale statistico prezioso e meno conosciuto, proveniente da altre inchieste interne al territorio siciliano, da cui è possibile ricavare una ricostruzione variegata e a tratti contraddittoria, fatta di luci e ombre, sulle potenzialità e criticità di una situazione che avrebbe potuto decollare in senso positivo verso uno sviluppo sociale e una crescita economica a livelli "continentali" e sulla marcata incapacità del ceto politico nazionale di sfruttare appieno queste chances per inserire l'isola nella rete di rapporti commerciali internazionali.
Anonimo -