"Davvero i poveri mangiano meglio dei ricchi? No, non è vero. Ma neppure i ricchi mangiano tanto bene. Questo saggio, dando voce a tredici storie di sopravvivenza alimentare ed esistenziale, mira a rendere concreta la dimensione umana dietro le crude statistiche. La povertà non è infatti una categoria astratta, né la si può ricondurre solo a dei numeri. Anzi, dalle indagini condotte dagli autori emerge un quadro variegato e complesso, che mette in luce un impoverimento alimentare generalizzato. Nonostante in Italia l'alimentazione occupi una parte importante della narrazione collettiva e dell'economia, paradossalmente il cibo sta perdendo progressivamente il suo valore. Tanto che viene sprecato in grande quantità. Questo saggio, chiaro e illuminante, non solo ci invita a riflettere su una questione di primaria importanza, ma chiama soprattutto all'azione. Per contrastare questo fenomeno occorre mobilitarsi tutti dalle istituzioni nazionali ai comuni, dalle famiglie alle scuole garantendo il diritto universale a un'alimentazione adeguata, sicura e sostenibile (ius cibi) e introducendo una seria educazione alimentare in tutti i cicli di istruzione. Questo libro ci aiuta a capire la domanda su cosa mangiano i poveri e quindi a cercare noi la risposta, a fare nostra la loro fame. E farlo ci aiuta a capire l'importanza del cibo, a vivere meglio, perché nella condivisione siamo tutti saziati, non tutti affamati! DALLA PREFAZIONE DEL CARDINALE MATTEO MARIA ZUPPI"
Anonimo -