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Moussa ha un sogno: entrare nel firmamento delle grandi stelle del rock e del pop, diventare davvero il Prince o il Michael Jackson della canzone cabila moderna. Ma nell'Algeria dei primi anni Novanta regna il caos, e Moussa vive con la numerosa famiglia tallonata dalla miseria in tre stanze per quattordici persone in un devastato palazzone della periferia. E' insidiato dagli irsuti e torvi barbuti che bivaccano stabilmente nella cité Mer et Soleil di Algeri, a caccia di proseliti e sempre pronti a redarguire e minacciare brandendo i versetti coranici. Moussa li disprezza e li teme, ma bada soprattutto a realizzare il suo sogno, e barcamenandosi tra locali malfamati e infidi produttori riesce a mettere insieme qualche scampolo di successo. Così si accorge tardi che una grave frattura si è prodotta nel paese. Una parte tende verso il mondo globale dei clips e dei pub affollati di una gioventù brillante e spensierata che ha l'Occidente ricco come modello di riferimento, ma un'altra parte cresce nel truce assolutismo di un Islam confiscato da nuove belve emergenti. In uno stile prorompente di vivida e fresca immediatezza, Aziz Chouaki ci dà un romanzo, unico per forza e sincerità, sulla strada senza uscita in cui vivono milioni di giovani del Sud del mondo, schiacciati tra false promesse di libertà e benessere e fanatismo violento.
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Anonimo -