La storia indefinita

una sinossi dovrebbe essere preludio ed artefice di una vendita ma non saprei tentare un naufrago e non significa che non sia abbastanza cinico da non tentare. Potrei semplicemente pregarvi enunciando l'infinito elenco di debiti col fisco ma son certo che fuggireste come fossi affetto dalla peggior malattia contagiosa. Potrei forse blandirvi ma dovrei essere più intelligente e voi più stupidi e, per quanto anche la politica si basi, e non senza apprezzabili risultati, su questo principio, io vorrei non vincere facile ed infatti: non vinco mai niente. Parlarvi di questa storia mi spaventa.

La guerra divide il mondo; non già tra amici e nemici bensì tra uomini, impegnati nei loro tragici giochi, e donne, lasciate a governare senza alcun intralcio. A destare le preoccupazioni di entrambi compromettendo un equilibrio apparentemente perfetto, compaiono alcune lettere misteriose quanto l'autore. A causa loro la guerra pare fermarsi come uno starnuto trattenuto. I cannoni tacciono, i soldati riposano, forse fraternizzano. Una pace minacciosa ed inopportuna incombe sulle certezze di regine e generali che prontamente organizzano due differenti spedizioni, l'una composta di allegre fanciulle e l'altra di improbabili guerrieri. Il loro grottesco cammino si congiungerà alla presenza di stravaganti figure allegoriche con le quali dovranno necessariamente confrontarsi.

Un susseguirsi di rime strampalate che si imbucano tra conversazioni ed eventi in cerca di spiegazione. Una folla di pensieri e di domande caduta, forse accidentalmente, sui binari di un racconto che si professa divertente. È un'opera interattiva, forse la prima nel suo genere (e certamente l'ultima), in cui il lettore potrà sfogare tutta la sua razionalità e demolire il muro eretto con le più astruse incertezze. È un racconto "di strada" nella sua accezione più letterale, dal momento che a raccogliere i dialoghi dei personaggi, come fossero fiori in un prato, han provveduto un'impiegata alle vendite ed un autista di autobus. Teresa e Walter, una copia di svitati, accomunati da una figlia bellissima e da una margherita i cui petali, tutti dispari, non finiscono mai.

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